L’aroma di fiore di loto è soave e delicato con sentore di anice.
I fiori di loto, conosciuti scientificamente come Nelumbo nucifera sono piante acquatiche originarie dell’America, Asia e Australia. Fin dai tempi antichi il fiore di loto ha influenzato le culture di molti popoli nell’antico Egitto e in tutta l’Asia. Nominato anche nella Bibbia è considerato fiore sacro per eccellenza nell’Induismo e nel Buddhismo in quanto rappresenta la forza della vita, che resiste alle avversità e si eleva su di esse. Questo perché i fiori di loto nascono in acque stagnanti e paludose e affondano le radici nel fango, eppure crescono puliti e incontaminati, mantenendo la loro straordinaria bellezza e il delicatissimo profumo.
Sì, anche in cucina!
Ne esistono diverse varietà, quella più usata in campo culinario (fiori, semi, foglie giovani e i rizomi sono tutti commestibili), medico e cosmetico è quella originaria dell’India.
Nella medicina cinese i fiori di loto vengono impiegati da migliaia di anni nel trattamento della febbre e contro acne ed eczemi.
In cucina i fiori di loto trovano moltissimo spazio grazie alla peculiarità di contenere pochi grassi, mentre sono ricchi di ingredienti benefici: fibre, vitamine, tiamina, riboflavina, potassio, fosforo, rame e manganese. I petali vengono mangiati oppure, una volta essiccati, si ottiene un tè profumato con proprietà sedative e calmanti, mentre le foglie possono essere utilizzate come “piatti decorativi”, i rizomi sono utilizzati come condimento per zuppe e minestre e i semi possono essere consumati freschi, essiccati o cucinati come i popcorn, inoltre da essi si ricava una pasta utilizzata in pasticceria per la preparazione di dolci.
Una cura di bellezza…
In cosmesi come in cucina, dei fiori di loto non si butta via niente: i semi sono ricchi di collagene e usati per combattere l’invecchiamento della pelle. Dai petali si ricava un olio fortemente lenitivo e rinfrescante utile contro stress e tensione inoltre ha un effetto cardiotonico e ipotensivo. La radice, se masticata, aiuta ad abbronzarsi in estate, se cotta al vapore aiuta a ripulire il sangue, aggiungendola a sughi, contorni e insalate. Inoltre dal gambo del fiore, in Birmania, si ricava un tessuto molto raro un misto tra lino e seta grezza, morbido, fresco, resistente alle pieghe e molto traspirante che viene filato a mano e utilizzato per le vesti dei monaci buddisti di alto rango.Le proprietà dell’ olio essenziale :
L’olio essenziale di fior di loto possiede proprietà diuretiche, sedative e nutritive. Per la cute se ne sfruttano le proprietà energizzanti, toniche, astringenti e lenitive. È ottimo per le irritazioni della pelle, perché è calmante, rinfrescante e astringente. Utile nel caso di pelle sensibile con tendenza a cuperose, è efficace anche in caso di mal di testa, vomito, nausea. Nell’uso topico è consigliato soprattutto per ridare elasticità ai tessuti in miscela con l’olio di mandorle è indicato per prevenire e trattare le smagliature. Le sue proprietà antisettiche lo rendono adatto anche in caso di pelle impura o infiammata. Si può aggiungere anche alle creme per il corpo e beneficiare così delle sue virtù antinfiammatorie.Abbinamenti ideali…
- Fior di loto e rosa
- Fior di loto e bambù: le molteplici virtù del midollo di bambù unito a quelle dei fiori di loto per effetti drenanti ed elasticizzanti.
- Fiore di loto e mandorla, un abbinamento olfattivo delicato, confortante come spesso avviene per gli aromi mandorlati e legnori ma senza perdere la freschezza data dal fiore.